Piatto tradizionale, gli strangozzi sono una pasta dalle origini assai antiche preparata con sola farina, acqua e sale. L'impasto va steso in una sfoglia piuttosto spessa.Cosparsa di farina, la sfoglia viene arrotolata, tagliata a strisce non troppo sottili e velocemente cotta.Essi sono conditi con un sugo di pomodoro fresco a pezzi messo a cuocere in un soffritto di aglio e olio di oliva, infine arricchito con il prezzemolo finemente triturato. Il tartufo è l'altro prodotto che rende questo territorio il paradiso dei buongustai. Quello nero, la qualità pregiata, si trova nel periodo febbraiomarzo. Da Maggio si trova l'estivo meno pregiato ma ugualmente profumato e gustoso. Sta inoltre assumendo importanza anche la produzione di zafferano.L'attorta, un tempo preparata in occasione delle principali festività dell'anno, è diventata il dolce tipico del Natale. Secondo la ricetta originaria si lavorano farina, uova, zucchero, alchermes fino ad ottenere una pasta morbida ed omogenea che verrà poi stesa fino a ricavarne una sfoglia sottile e di forma allungata.Nel frattempo si fanno cuocere a fuoco lento le mele tagliate a fettine insieme a zucchero, cioccolato, buccia di limone e alchermes. Raffreddato il tutto, si aggiungono noci finemente triturate e uva passa. Il composto va distribuito sulla sfoglia arrotolata e disposta a spirale in una teglia imburrata e infornata fino a che avrà assunto un bel colore dorato. Nello stesso periodo si realizza un altro dolce della tradizione gli gnocchi di Natale fatti con acqua, farina, sale, pane grattugiato alchermes, noci, pinoli, amaretti (o mostaccioli) zucchero, cacao, noce moscata e cannella.Altro dolce tipico è la crescionda la cui peculiarità è quella di essere costituita da tre strati ben distinti: uno di fondo, composto da amaretti e da farina; uno centrale chiaro formato da latte e uova; uno superficiale marrone scuro costituito quasi esclusivamente da cioccolata.